La primavera non è solo il risveglio della natura, ma è anche il risveglio di noi stessi. È la rinascita del corpo, una riscoperta che passa anche attraverso una necessaria disintossicazione, un rinnovamento a livello più profondo, come togliere il cappotto invernale per indossare abiti più freschi e leggeri, puliti.
Abbiamo chiesto a Fiorenza Conti, nutrizionista clinica e olistica con oltre 20 anni di esperienza nelle pratiche salutistiche orientali e occidentali, come possiamo riportare le energie, che sono anche state all’interno del nostro corpo per tutta la stagione fredda, in superficie e farle emergere.
«E’ necessario armonizzarle e prestare particolare attenzione a due aree del nostro organismo: fegato e intestino. Il fegato è molto importante in questa fase dell’anno perché ci aiuta a elaborare tutte le sostanze, positive e meno positive (ed esempio, le tossine o le sostanze inquinanti che possono essere nell’aria, ecc.), che abbiamo immesso nell’organismo» spiega Fiorenza.
Come prepararsi alla primavera?
Dal punto di vista alimentare è importante introdurre nella nostra alimentazione quotidiana una porzione abbondante d’insalata verde prima di ogni pasto principale, utilizzando soprattutto verdure a foglia verde scura, per esempio il cavolo nero crudo tagliato a listarelle sottili, il tarassaco, le foglie delle barbabietole rosse e lo spinacino fresco, da unire a della misticanza.
Questo servirà a introdurre sostanze che aiutano il fegato a eliminare tossine, favorendo al contempo l’attività dell’intestino grazie all’apporto di fibre.
Per una gentile disintossicazione sono utilissime centrifughe (succo di frutta o verdura ottenuto velocemente da lame affilatissime) ed estratti (spremitura a freddo che si ottiene molto più lentamente), prevalentemente di verdura, da bere immediatamente dopo averli preparati!
La cosa importante, infatti, è che siano freschi e consumati a stomaco vuoto per evitare fermentazioni, e quindi gonfiore e mal di pancia, per permettere ai principi nutritivi di entrare in circolo senza perdersi nel bolo alimentare.