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Gnocchi di ricotta senza uova

Gnocchi di ricotta senza uova

Dato che la realtà dei fatti è che non so effettivamente che giorno sia, oggi gnocchi, ma non i classici, oggi gnocchi di ricotta con tre ingredienti. Facilissimi, velocissimi e super gustosissimi, provare per credere.

Ingredienti

250 g di ricotta
125 g di farina 00
100 g di formaggio grana grattugiato
sale

Procedimento

In una ciotola versare la ricotta, privata della parte liquida nel caso ci fosse.
Con una forchetta mescolare la ricotta e salarla leggermente.
Aggiungere la farina, mescolare e in ultimo aggiungere il formaggio grattugiato.

Continuare a mescolare e quando il composto è un po’ più consistente trasferirlo sulla spianatoia leggermente infarinata; il composto risulterà un pochino appiccicoso ma è normale, personalmente cerco di aggiungere il meno possibile ulteriore farina, giusta la quantità necessaria per riuscire a lavorare.
Formare un panetto e successivamente dei filoncini dello spessore di un dito.
Da ogni filoncino ricavare degli gnocchetti di circa 1 cm e 1/2 – 2.

Potete lasciare i tocchetti tale e quali o utilizzare come me l’arriccia gnocchi.

Mettere sulla fiamma una pentola con abbondante a acqua salata e al primo bollore tuffare gli gnocchi.
Quando vengono a galla, aspettare una trentina di secondi e poi con la schiumarola scolarli.

A piacere potete condire gli gnocchi di ricotta con pomodoro fresco, formaggio grana e basilico,

un condimento semplice e veloce ma gustoso.

Ricerche frequenti:

Cinque piatti giapponesi dai nomi bizzarri

Cinque piatti giapponesi dai nomi bizzarri

La cucina del Sol Levante è ricca di sapori, accostamenti e ingredienti per noi inusuali, nonché di ricette che hanno dei nomi creativi e davvero stravaganti. Abbiamo scelto per voi cinque tra i piatti tradizionali giapponesi che hanno i nomi più bizzarri

In Italia quando si parla di cucina giapponese si pensa soprattutto a sushi e sashimi, preparazioni che l’hanno resa famosa in tutto il mondo. In realtà il Sol Levante ha un’ampissima e diversificata varietà di specialità tradizionali, affascinanti, ma meno note. Molti piatti nipponici sono caratterizzati da ingredienti inusuali e da complessi abbinamenti di sapori per noi strani e talvolta perfino sgradevoli, poiché lontani dalle nostre abitudini alimentari occidentali e dai gusti a cui il nostro palato è abituato. Ne sono un esempio il carpaccio di carne di cavallo cruda, i noodle e le zuppe serviti freddi e tutte le prelibatezze a base di interiora, insetti, pesci vivi o cibi fermentati dall’odore e dal sapore forte e pungente.
A risultare curiose, però, non sono solamente molte delle ricette e dei cibi della cultura gastronomica giapponese, ma anche i relativi nomi. Se molti di questi sono traducibili come descrizioni didascaliche di tutto quello che è contenuto nel piatto, altri sono invece nomi insoliti, talvolta stravaganti e altre volte affascinanti.
Abbiamo quindi selezionato per voi cinque piatti tradizionali giapponesi dal nome davvero bizzarro, quasi più strani dei piatti stesso.

1) Shirako

Iniziamo con un cibo che, seppur comunemente mangiato dai giapponesi, viene spesso accolto dai giapponesi con non pochi pregiudizi e un certo disgusto. Parliamo dello shirako, che letteralmente può essere tradotto con “bambini bianchi”, ovvero il sacco spermatico di alcuni pesci. Se in Italia questo piatto è noto come lattume e diffuso perlopiù in Sicilia, in Giappone è molto popolare e viene utilizzato in molte preparazioni, servito freddo o caldo e mangiato fritto, bollito o condito.

2) Okonomiyaki

Okonomiyaki significa letteralmente “qualunque cosa ti piaccia grigliata”, e altro non è che una ricca frittata giapponese a base di uova, cavolo verza e pastella, cucinata appunto su piastra, e ripiena di ingredienti popolari locali, quali pancetta di maiale o gamberetti, il tutto condito in genere con una salsa agrodolce e con la maionese giapponese Kewpie.

3) Sukiyaki

Il sukiyaki è una zuppa ricca di sapore e di ingredienti, una preparazione antica e molto apprezzata nel periodo invernale, spesso consumata in occasione di festività.
Il nome può essere tradotto come “cucinare ciò che ami” e sta proprio a evidenziare l’aspetto sociale della pietanza. Questo piatto unico tradizionale ha come ingredienti base il brodo, i noodle di riso, la carne di manzo e diverse verdure, ma ne esistono tantissime varianti.

4) Kitsune Udon

Questo piatto giapponese è una delle tante ricette a base di udon, ovvero la pasta fresca tradizionale preparata con farina di grano tenero e generalmente servita in brodo. Questa versione, una delle preferite dai giapponesi, consiste in un brodo con all’interno noodle udon, tofu fritto abura-age e condimenti vari tra cui peperoncino in polvere e cipollotti freschi. Il nome significa “gli udon della volpe” e sebbene possa far pensare alla carne di volpe, deriva in realtà da una credenza popolare secondo la quale le volpi sono golose di tofu fritto, così come si dice che il colore del tofu ricordi quello delle volpi.

5) Oyakodon

Il nome di questo piatto, facile e veloce da preparare e molto popolare e molto amato in Giappone, può essere tradotto letteralmente con “genitori e figli”, nome che si riferisce ai due ingredienti principali, ovvero il pollo e le uova. L’oyakodon consiste infatti in una ciotola di riso a cui vengono aggiunti brodo dashi, pezzetti di pollo, uova strapazzate e condimenti tipici vari che includono la salsa di soia, il mirin e il cipollotto fresco tagliato a fettine.


Foto: piatto giapponese nome strano Oyakodon_Stin Shen Flickr.jpg (cover)

Foto: piatto giapponese nome strano-Oyakodon_wikipedia.jpg
Foto: piatto giapponese nome strano お好み焼き okonomiyaki_Minato Kaidou_Flickr.jpg
Foto: Piatto giapponese nome strano_Kitsune_udon_by_chou_i_ci_in_Kyoto.jpg
Foto: Piatto giapponese nome strano Sukiyaki_WordRidden Flickr.jpg
Foto: Piatto giapponese nome strano_Shirako_Wikipedia.JPG

» Maionese di avocado – Ricetta Maionese di avocado di Misya

Misya.info

Innanzitutto aprite l’avocado, eliminate il seme e ricavate la polpa.

Mettete la polpa di avocado in un mixer con tutti gli altri ingredienti (succo e buccia di lime, sale, pepe e olio) e frullate fino ad ottenere una salsina liscia e omogenea.

La maionese di avocado è pronta, potete consumarla subito o conservarla in frigo, ben chiusa, per 2-3 giorni.

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