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La differenza tra astice e aragosta e come cucinarli

La differenza tra astice e aragosta e come cucinarli

Quella di cucinare i crostacei è una vera sfida. Ecco i nostri consigli per un successo assicurato con astice e aragosta (ma anche granseola)

Prima ancora di pensare all’occorrente per cucinarli e alla posateria per evitare agli ospiti spiacevoli lotte all’ultimo schizzo, si deve eleggere chi sarà il re o la regina della tavola: aragosta, astice o granseola?

Aragosta, attenzione al peso

C’è chi non ha dubbi, è lei la “regina della tavola”. Carne soda ma soffice, dal gusto morbido e delicato, l’aragosta non è solo simbolo di opulenza ma uno di quei piatti che rieduca il palato. Al momento dell’acquisto deve essere pesante (segno che è stata pescata da poco). Meglio scegliere esemplari non troppo grandi (intorno agli 800 g per due persone, oltre i 2 Kg è vecchia) e femmine, perché sono più saporite. Il modo migliore per esaltarne il sapore è lessarla nel court-bouillon. La si può accompagnare con delle salse il cui gusto non le si vada a sovrapporre. La citronette, realizzata con 4 o 5 cucchiai di olio, due di succo di limone, sale e le uova del crostaceo, è perfetta se l’aragosta viene servita fredda.

Astice, l’eterno rivale

L’astice si distingue dall’aragosta per le due grandi chele che utilizza come arma di autodifesa. Ne esistono di due specie: quello americano e quello europeo, che si differenzia dal primo per il suo colore tendente al blu. Spesso considerato meno pregiato dell’aragosta per via della carne un po’ più fibrosa e dal gusto più deciso, ha il vantaggio di avere un prezzo più accessibile. Buono da servire in insalata, accostato ad esempio a frutti esotici come il mango o l’avocado, il massimo della prestazione lo esprime con le classiche linguine al pomodoro. Per quattro persone servono un astice, due scalogni, aglio, polpa di pomodoro, vino bianco, olio, brandy, timo, sale, pepe, peperoncino, basilico e prezzemolo. Dopo aver scottato l’astice nel court-bouillon, tagliarlo a metà con un trinciapollo e poi ridurlo in pezzi. Metterlo in padella con anche la polpa delle chele e farlo insaporire con l’olio. Aggiungere un mestolo d’acqua, timo, basilico e peperoncino e lasciare cuocere fino ad ottenere un brodo ristretto. A questo punto fare il soffritto di aglio e scalogno, irrorare con il brandy e far fiammeggiare. Unire l’astice, il brodetto e la polpa di pomodoro, salare quanto basta e cuocere per 10 minuti. Lessare le linguine e unirle al sugo.

Granseola, l’outsider

Noto anche come granceola o grancevola, questo granchio, privo di chele, vive sui fondali sabbiosi, soprattutto dell’Adriatico. La vera impresa è pulire a fondo il guscio dal fango e dalle alghe quando l’animale è ancora vivo. Anche questo crostaceo ha una carne molto delicata, che ben si presta a essere gustata in purezza. Un’alternativa è la preparazione “alla triestina”. Per quattro persone servono quattro granchi, aglio, prezzemolo, un limone, sale, pepe, olio e pane grattugiato. Dopo averli scottati, vuotare completamente i gusci dei crostacei, togliendo il liquido che va unito alla polpa tritata finemente. Aggiungere l’aglio e il prezzemolo, anch’essi tritati, sale, pepe, olio, pan grattugiato e succo di limone. Mescolare il tutto, riempire i gusci con il composto ottenuto e spolverare con una manciata di pane grattugiato. Mettere in forno e cuocere a 170° per mezz’ora. Il piatto va servito ancora caldo.

Tè freddo aromatizzato: idee e consigli

Tè freddo aromatizzato: idee e consigli

In estate bisogna bere di più. Già, ma cosa? Per esempio, un buon tè freddo aromatizzato: ecco qualche ricetta in base a come lo volete. Energizzante, antiage o detox?

In estate è un classico: anche a voi capita di rimanere davanti all’anta aperta del frigorifero in cerca di qualcosa di dissetante da bere, che non sia semplice acqua o le classiche bibite zuccherate che fanno venire ancora più sete? Se la risposta è sì, sappiate che siete in buona compagnia e che una soluzione c’è: sono i tè freddi aromatizzati.
Farli in casa è facile: si può procedere con l’ausilio delle pratiche bustine oppure aggiungendo della frutta, per arricchirne il sapore. Qui sotto potete leggere qualche ricetta dissetante e soprattutto scoprire tutti i benefici del tè.

I benefici del tè

Tutte conosciamo la regola del bere almeno 2 litri di acqua al giorno per mantenere l’organismo idratato, soprattutto in estate. Se anche voi siete tra coloro che fanno fatica a seguire questo consiglio o “si dimenticano” di bere, sorseggiare del tè freddo può aiutare a incrementare la voglia di idratarsi. A seconda della tipologia di tè scelta e della frutta aggiunta, questi tè possono diventare bevande depurative, che aiutano quindi a detossinare l’organismo, e antiossidanti, dalle preziose qualità antiage. Non solo, in estate possono aiutare a combattere quel senso di spossatezza, grazie alla loro azione remineralizzante.

Il trucco per un buon tè freddo

Sarà capitato anche a voi: dopo avere lasciato raffreddare l’infuso di tè e averlo messo in una caraffa nel frigorifero, dopo qualche giorno è diventato ancora più amaro. Il trucco sta nella preparazione. Ecco la ricetta di base, cui aggiungere poi frutti a piacimento. In un litro d’acqua, messa a bollire in una pentola d’acciaio, aggiungete 3 cucchiai di zucchero di canna. Quando bolle l’acqua, mettete in infusione per 5 minuti 3 bustine del vostro tè preferito oppure 5 cucchiai del preparato in foglie. Al termine, filtrate, versatelo in una caraffa o una bottiglia di vetro e mettetelo in frigo.

I gusti di tè aromatizzato: qualche idea

Il tè non è mai semplicemente tè: in base al gusto, svolge una precisa funzione. Per esempio, volete stimolare la diuresi, dissetandovi? Al tè nero, aggiungete in infusione foglie di sambuco, menta e semi di finocchio: otterrete una bevanda molto rinfrescante e depurativa. Se invece puntate a un’azione antiage, utilizzate del tè verde – conosciuto per le sue proprietà antiossidanti -, cui aggiungere dei fiori di gelsomino e alla fine, dei mirtilli, ricchi di antocianine, sostanze in grado di rinnovare la produzione di collagene, inibendo quella dei radicali liberi, e di proteggere i capillari sanguigni. Desiderate una sferzata di energia, per affrontare il lungo pomeriggio in ufficio? Al classico tè verde, aggiungete in infusione mezza radice di zenzero, del succo di limone e qualche foglia di menta. Dolcificate con del miele, per rendere la bevanda più efficace anche dal punto di vista nutrizionale. Infine, volete una bevanda davvero dissetante ma anche nutriente? Al classico tè nero, aggiungete in infusione dei fiori d’ibisco e dei pezzi della vostra frutta preferita, come fettine di mela, pesca o anche fragola. Non solo da bere, ma una merenda con una marcia in più.

Menu a base di ciliegie: tutte le ricette

Menu a base di ciliegie: tutte le ricette

No, non vi stiamo dicendo di mangiarne in continuazione e solo quelle fino a scoppiare, ma di pensare che possono accompagnare ogni portata, dall’antipasto al dolce. Come? Ecco qualche idea

La raccolta delle ciliegie sta per finire, ma sulle nostre tavole ne avremo ancora, fortunatamente, per un bel po’. Se vi piace consumarle da sole, come frutto a fine pasto o come merenda, perché non pensare anche a utilizzarle come ingredienti in tanti piatti, dolci e salati?

Le ciliegie possono essere gustate nelle insalate (qui trovate qualche idea), oppure possono accompagnare un intero menu. Cucinate nel modo giusto si sposano con la carne, con il pesce oltre ad essere, naturalmente, l’ingrediente principale di tanti dolci.

Senza contare tutte le varietà che si possono utilizzare (tenerine e duracine, poi marasche, amarene – tante le idee per usarle nei piatti salati – e visciole) e le loro proprietà nutritive. Sono digestive, depurative, disintossicanti, contengono molte fibre e non troppe calorie. Sono antiossidanti grazie alle antocianine e apportano benefici alla pelle grazie alla presenza di flavonoidi, vitamina A e C.

Ecco cinque ricette per portarle in tavola dall’antipasto al dessert.

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