Scuole chiuse e bambini annoiati?

Scuole chiuse e bambini annoiati?

Scuole chiuse e bambini annoiati in casa? Ecco i consigli dell’esperta per trasformare  la noia in una preziosa opportunità per stimolare creatività, fantasia e autostima

Scuole chiuse in tutta Italia. Per contrastare e contenere il diffondersi del nuovo Coronavirus COVID-19 il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri  ha previsto la sospensione delle attività didattiche fino al prossimo 15 marzo. Stop anche a cinema e spettacoli teatrali. Lo stesso vale per le attività nelle palestre, nelle piscine e nei centri sportivi se non possono essere svolte rispettando la distanza di sicurezza di almeno un metro dalle altre persone. Per via di queste misure molti genitori si ritrovano a riorganizzare le giornate e il tempo libero in famiglia per evitare che i bambini si annoino in casa. Eppure anche la noia ha i suoi vantaggi.
«La programmazione esasperata delle giornate cui solitamente i genitori abituano i figli fa sì che i piccoli vivano i momenti di fermo e le pause come dei buchi neri da riempire rapidamente», commenta Rosanna Schiralli psicologa psicoterapeuta, ideatrice insieme al collega Ulisse Mariani del metodo dell’Educazione emotiva. «Tuttavia, la noia è una risorsa fondamentale non solo per rigenerarsi, ma per la crescita stessa», prosegue l’esperta. «I bambini hanno bisogno di tempo fermo. Il loro cervello non è ancora in grado di gestire dimensioni temporali complicate e stimoli che si susseguono rapidamente come purtroppo oggi accade sempre di più, anche per via di un uso eccessivo della tecnologia». Rosanna Schiralli ci spiega perché anche la noia può essere utile.

Stimola la creatività

«Quando i bambini si annoiano hanno l’opportunità di cercare e costruire in maniera autonoma valide alternative. Riescono per esempio a inventare giochi diversi da quelli programmati dagli adulti ed esplorano l’ambiente in modo autonomo», dice la psicologa Rosanna Schiralli. Ma i vantaggi sono anche altri. «Annoiandosi stimolano la fantasia, che è un prezioso ponte tra l’apprendimento cognitivo e la percezione emotiva. Porta infatti al motore più potente dello sviluppo umano: il desiderio».

Favorisce l’autostima

«Lasciati soli “in preda alla noia” i bambini hanno più occasioni di dirigere se stessi e dotarsi di orizzonti di creatività più ampi, dove desideri, paure, emozioni favoriscono lo sviluppo di una buona sintonia emotiva con se stessi e con il mondo circostante. Inoltre, se autonomamente esplorano e sperimentano, hanno un ritorno di autostima che li porta a sperimentare di nuovo. Si innesca infatti una sorta di circolo virtuoso estremamente importante per la crescita e la costruzione della loro autostima», spiega la psicologa.

Fa bene alla crescita

«Grazie alla noia un bambino impara a stare da solo senza sentirsi solo. Disponendo di scansioni temporali meno stressanti e più diluite, attiverà nuovi scenari e nuove situazioni per scaricare le proprie tensioni. In altre parole riuscirà a stare, in autonomia, semplicemente bene con se stesso. Si abituerà al fatto che esiste il tempo del fare e quello della quiete. Il tempo della prestazione stressante e quello della tranquillità. Il tempo pieno e quello invece vuoto da riempire e da sentire scorrere. Quando si annoia il bambino impara a stare nelle emozioni e nei pensieri, trovando da solo le soluzioni. In questo modo riuscirà ad acquisire una maggiore autonomia, una migliore capacità di sopportare conflitti e frustrazioni senza temere la variazione dei propri stati d’animo», spiega la psicologa Rosanna Schiralli.

Nella gallery i consigli dell’esperta per riuscire a vivere la noia come un’opportunità

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