Le migliori bugie di Carnevale di Torino? Ecco dove trovarle

La Cucina Italiana

Le pasticcerie di Torino a Carnevale sono un tripudio di dolci tipici. Se vi trovate nei paraggi un salto nei locali che offrono le migliori bugie di Carnevale della regione è d’obbligo. 

Rettangolari o a forma di rombo, le bugie sono più piccole delle comuni “chiacchiere” diffuse in Italia che, a seconda delle regioni, assumono nomi diversi: dai cenci ai rosoni, dalle frappe alle cioffe.

Seppur i nomi siano differenti c’è una cosa, oltre al periodo in cui sono preparate, che accomuna questi dolci di Carnevale: l’impasto a base di farina, zucchero e uova, a cui sono aggiunti a seconda delle versioni latte o vino bianco e un liquore come il Cointreau; tutte sono poi fritte in olio bollente o cotte al forno per una versione più light. Possono essere farcite con marmellata, cioccolato o ricoperte di miele, ma la versione originale, in Piemonte, è quella più semplice. 

Bugie di Carnevale: le migliori di Torino

Almeno una volta le bugie vanno assaggiate. Se vi trovate in Piemonte, ecco alcune pasticcerie d’eccellenza che, a Torino e provincia, ne realizzano diverse varianti.

È dal 1921 che Pfatish si trova in via Sacchi 42, all’interno dell’edificio Liberty firmato dall’architetto Pietro Fenoglio, in pieno stile Art Dèco. In questa storica pasticceria a due passi dalla stazione di Porta Nuova le bugie sono una cosa seria, tant’è che hanno anche deciso di realizzare un box degustazione al cui interno si trovano le bugie classiche, quelle ripiene di crema gianduia, le zeppole allo zabaione e alla confettura d’albicocca, ma anche un barattolino di crema al gianduiotto di Torino, bugie salate e, dulcis in fundo, la Caramella Gianduia, nella versione di cioccolato. Una curiosità: l’impasto delle bugie è realizzato come una volta, con l’aggiunta del Brandy, che sprigiona l’aroma dei dolci della tradizione, profumato dall’aggiunta della scorza di limone. Dopo un giorno di riposo, vengono stese e tagliate a mano per poi essere dorare nell’olio che viene scaldato a bagnomaria, e non è mai a diretto contatto con il fuoco, per preservarne l’integrità.

Giovanni Dell’Agnese, insieme ai figli Luca e Cristina, gestisce questa pasticceria di corso Unione Sovietica che si trova tra le zone di Lingotto e Mirafiori Sud. Il Carnevale qui è un tripudio di fritti che si preparano fino a una settimana dopo il martedì grasso. In un olio di mais o di girasole tenuto a una temperatura di 180° e che è alto oleico (viene usato per evitare contaminazioni a chi ha problemi di intolleranze ai semi), si friggono bugie, frittelle di mele, l’agnolotto ripieno di marmellata e crema gianduja, ma anche la zeppolina che qui si chiama Fiocco di neve ed è ripiena di crema al limone. Le fritture si realizzano quotidianamente per avere prodotti sempre freschi e fragranti e le alte temperature dell’olio consentono una cottura molto veloce che garantisce leggerezza e digeribilità al prodotto.

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