O la minestra o la finestra. Ma quando si parla di minestrone, qual è l’alternativa?
La buona notizia è che noi ne abbiamo individuate almeno 20. Per trasformarlo, arricchirlo e renderlo finalmente un piatto goloso. Per far sì che uno dei piatti tradizionali della nostra cucina non venga percepito come una punizione dai più piccoli di casa e che per gli altri non rappresenti il pasto salutare di cui, se si potesse, si farebbe anche a meno. Perché quel mix di legumi, ortaggi e tuberi può essere molto di più di un semplice primo piatto vegetale. Prima di scoprire tutte le ricette alternative all’originale, parliamo della preparazione base.
Come fare un buon minestrone
Questo piatto è composto da differenti ingredienti che si sposano in una ricetta dal sapore semplice e antico. La prima regola per un buon minestrone, è puntare sulla varietà: differenti sapori sapranno incontrarsi e mescolarsi equilibrando intensità, dolcezza e differenti consistenze.
A questo proposito, è importante bilanciare la presenza di ingredienti acquosi con patate e fagioli, capaci di dare corpo al nostro piatto. Inserire zucca, piselli e carote, garantirà invece un tocco di dolcezza in piacevole contrasto con l’agro della cipolla e il gusto intenso di alcune verdure come il cavolo nero.
Un’altra regola importante da seguire, è la stagionalità. Scegliere più ingredienti stagionali ci garantirà un risultato migliore in termini di sapore e di ricetta e ci spingerà a preparare un minestrone differente in ogni periodo dell’anno.
Fresco o surgelato?
La risposta più ovvia ci porterebbe a consigliare di utilizzare esclusivamente ingredienti freschi e appena comprati. Questa pratica vi garantirebbe un risultato ottimale, ma prevede che seguiate alcune procedure spesso complicate a livello organizzativo. La prima è quella di mettere a bagno i legumi almeno 12 ore prima della cottura e la seconda, di acquistare dal vostro venditore di fiducia piccole quantità di ortaggi differenti che poi ridurrete in piccoli pezzi e metterete sul fuoco insieme ai legumi. Una buona alternativa può essere quella di affidarsi a mix preparati appositamente dai negozi di ortofrutta che hanno il vantaggio di essere pronti per la cottura, ma anche personalizzabili.
Se vi affidate a un prodotto surgelato invece, arricchitelo sempre con ingredienti freschi. Qualche filetto di pomodoro, una piccola patata tagliata a cubetti, dei fagiolini o della zucca, ma anche porri, cipollotti e cavolo nero o verza, sapranno trasformare una preparazione che altrimenti rischia di annoiare.
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A pezzi o passato?
Questa è solo una questione di gusto. Il minestrone infatti offre differenti sapori a ogni cucchiaiata se servito a pezzi, mentre risulta più omogeneo quando è passato. L’ideale è alternare queste due modalità per non annoiarsi, ma tenere anche conto del fatto che nel caso in cui avessimo bisogno di molte fibre, è preferibile mangiare il minestrone così come si presenta dopo la cottura. Per un risultato ancora più efficace, possiamo puntare sull’inserimento di pasta o riso integrale.
Quale pasta mettere?
Una delle paste tradizionalmente usate per il minestrone sono i ditalini. Capaci di tenere la cottura e abbastanza piccoli da accompagnare ogni cucchiaiata, sono ideali per arricchire un piatto altrimenti povero di carboidrati. Se preferite un formato allungato, potrete usare degli spaghetti spezzati, magari scegliendoli integrali o di farro. Attualmente in commercio di trovano varie tipologie di paste integrali o base di farro, lenticchie o piselli. Il minestrone è uno dei modi migliori per provarle e apprezzarne la ricchezza di fibre e la consistenza rustica.
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Le nostre ricette alternative
E ora che abbiamo ripassato le regole della ricetta classica, è arrivato il momento di arricchirla con ingredienti capaci di trasformare un primo piatto semplice e a base vegetale in una ricca pietanza. Nella gallery qui sotto, le nostre 20 idee per trasformare il minestrone in un piatto goloso: