Valerio Braschi lancia la sfida: mangereste pene di toro?

Valerio Braschi lancia la sfida: mangereste pene di toro?

Valerio Braschi torna con una provocazione delle sue. Questa volta è una sfida alle ritrosie alimentari, perché nel piatto Scapece di toro, sotto l’aspetto innocente di una gelatina a forma di testolina stilizzata di torello, con un paio di salse a far da corredo e da contrasto cromatico, c’è una lunga lavorazione di pene di toro. «Collagene puro», dice il giovane chef vincitore di MasterChef 6, che racconta come ci vogliano 18 ore di trattamento agli ultrasuoni per lavorare «la virtù meno apparente», come la chiamava De Andrè. «Una volta cotto», spiega il giovane chef, «ne otteniamo una lastra gelatinosa da cui ricaviamo le porzioni a forma di testa di toro». 

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