cosa vedere, dove mangiare e dormire in 48 ore | La Cucina Italiana

cosa vedere, dove mangiare e dormire in 48 ore
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Scegliere di passare un weekend a Palermo è come scegliere il menù degustazione per poi andar via desiderando di tornare per il pasto completo alla carta. Il capoluogo siciliano è un caleidoscopio di stili e influenze frutto di oltre 60 etnie che hanno transitato sull’Isola nel corso della sua storia infinita. Lasciando lo sguardo libero, è una successione confusa e felice di palazzi liberty e muri diroccati, cupole arabe e chiese barocche, teatri neoclassici e mercati storici. Una città viva di giorno come di notte che promette e mantiene la sorpresa, tra contraddizioni e meraviglie. Senza dimenticare la ricchezza eno gastronomica. Impossibile non innamorarsi di Palermo ad ogni boccone, ad ogni sorso – una città da mangiare con gusto.

Nonostante le origini siciliane di famiglia, non ero ancora stata in Sicilia, a parte una felice tappa a Favignana molti anni fa ormai. L’occasione del mio 50esimo compleanno ha fornito la scusa giusta per un back to the roots. Detto, fatto: mio marito Cesare ha organizzato un romantico weekend a Palermo già a gennaio per metà marzo. Certo in 48 ore non si può fare molto, ma sono più che sufficienti per farti tornare a casa con la convinzione che l’estate prossima la passerai a Mondello.

Weekend a Palermo: 48 ore di sapori, colori e felicità

Una tiepida mattina di metà marzo, siamo partiti da Orio (Bergamo) con un comodo volo RyanAir senza pretese – per un’ora e mezza circa non c’è bisogno di fare i capricci. Giunti all’aeroporto Giovanni Falcone e Paolo Borsellino di Punta Raisi, sono le acque cristalline e la Montagna Longa a dare il benvenuto. In circa mezz’ora si arriva al cuore della città, noi abbiamo scelto di viverla dal suo centro storico e di alloggiare a Palazzo Sovrana in piazza Giuseppe Verdi. Non è un hotel e non è nemmeno un classico b&b, anzi. Si tratta di un immobile rinnovato di recente, l’ex calzaturificio Di Varese fino agli anni 50, con circa una decina di suite e appartamenti finemente arredati. Il plus? L’impagabile vista sul Teatro Massimo che ti sveglia ogni mattina. E la cosa geniale è che non devi nemmeno richiederla: tutte le soluzioni hanno balcone e vista privilegiata. Questo scrigno di ospitalità gestito con piglio internazionale da Paola e Filippo Schillaci promette di diventare il place-to-be di Palermo non solo per alloggiare. Infatti, molto presto ci sarà l’espansione ristorativa con chef Domenico Basile. Sarà il talentuoso chef dall’esperienza variegata in giro per il mondo e amante della tradizione siciliana rivisitata ad offrire un’esperienza culinaria esclusiva: tenetevi pronti per aperitivi, pranzi e cene dalla meravigliosa terrazza di Palazzo Sovrana per un colpo d’occhio eccezionale.

La mia selezione

Ecco una piccola selezione dei posti che abbiamo visitato e assaggiato – ma sappiamo già che nessuna lista sarà mai esaustiva al 100% (n.d.r. sì la Cattedrale di Palermo l’abbiamo visitata e le arancine le abbiamo mangiate, non temete). Conviene provare di persona, giusto?

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