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Il prezzo del gelato è aumentato: sì, nel 2023 il gelato è più caro. E la notizia arriva puntuale, come ogni anno, a inizio stagione. Stavolta, però, la percentuale dell’aumento è leggermente più elevata rispetto alla norma. «I dati Istat dicono che i prodotti di gelateria e pasticceria sono aumentati del 6,2% rispetto al 2022, poco di più rispetto agli aumenti fisiologici che si verificano ogni anno e che si attestano intorno al 3/4%», spiega infatti Luciano Sbraga, direttore del Centro Studi della Fipe, Federazione Italiana Pubblici Esercizi. «L’unico aumento a due cifre riguarda marzo 2019: rispetto a questa data, ora il gelato costa il 13.4% in più», prosegue il direttore della federazione, che rappresenta 330mila imprese in Italia, tra le quali le gelaterie.

Perché il prezzo del gelato è aumentato?

«Le gelaterie risentono anzitutto degli aumenti delle bollette e in particolare dell’energia elettrica. A questi costi si aggiungono, di conseguenza, quelli delle materie prime», dice Luciano Sbraga. Che spiega: «Il costo dell’energia si riflette su tutta la filiera, e quindi anche sui trasporti: le materie prime per fare il gelato viaggiano su gomma. Ecco perché il costo della benzina ha un effetto sul prezzo finale degli ingredienti del gelato, anche se provengono dall’Italia». Quindi il gelato è più caro?

Inflazione e gelaterie: cosa succede

Insomma, anche coni e coppette sono stati travolti dall’aumento generalizzato dei costi, ma l’aumento per noi consumatori finali, secondo Fipe, è più basso rispetto a quanto si pensi: «Gli aumenti del costo dei gelati di quest’anno sono comunque inferiori rispetto all’aumento dei prezzi a cui devono tenere testa gli imprenditori. Il 6%, che è comunque una media, non si traduce una grossa cifra», fa notare Sbraga. «Nessun gelatiere ha intenzione di imporre aumenti esponenziali ai propri clienti. In un momento in cui siamo già così preoccupati dall’inflazione, di tutto c’è bisogno fuorché dell’aumento vertiginoso del costo di un prodotto così amato e così popolare», specifica il direttore del Centro Studi Fipe che, per rispondere alle domande de La Cucina Italiana, ha anche creato un mini focus group di gelaterie per un’ulteriore verifica dei dati.

Quanto costa ora un chilo di gelato?

In soldoni, allora, questo aumento medio del 6%, cosa vuol dire? «Un chilo di gelato artigianale costa in media dai 22 ai 25 uro al chilo, considerato l’aumento direi che potrebbe arrivare a 1/1,50 euro in più in media al massimo. Poi ovviamente dipende sempre dalla zona in cui si trova la gelateria, da come è fatto il gelato, dalla decisione del singolo gelatiere», dice Sbraga. «In molti hanno tenuto i costi inviariati, e chi li ha alzati è perché è stato costretto a farlo: del resto, o aumenti i prezzi di vendita, o riduci i costi per tenere a galla l’azienda».

Quali sono i gusti di gelato che costano di più (ai gelatieri)?

Un cono alla fragola costerà di più o di meno di uno alla panna o al cioccolato? «In linea generale si può ipotizzare che le più costose saranno le creme, perché vengono prodotte con il latte, che ha subito un aumento particolarmente importante», prosegue Luciano Sbraga.

Quanto gelato si mangia in Italia?

Ma non ci scoraggia nessuno: i consumi del gelato crescono di anno in anno. I dati diffusi al Sigep, Salone Internazionale Gelateria Pasticceria e Panificazione che si è tenuto a Rimini come sempre a gennaio, dicono che nel 2022 le vendite di gelato artigianale hanno raggiunto i 2,7 miliardi di euro tra gelaterie, pasticcerie e bar con gelato, in crescita del 16% rispetto al 2021. «I consumi – conclude Sbraga – continuano a salire, la qualità paga sempre. Dopo un inizio stagione timido dovuto al cattivo tempo, che incide sempre molto sugli acquisti dei gelati, ci aspettiamo ulteriori aumenti».

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