Ristoranti: il green pass non ferma gli italiani

Ristoranti: il green pass non ferma gli italiani

Gli italiani in vacanza tornano a consumare i pasti fuori casa, complice il lockdown e i mesi passati in cucina. Il trend torna in positivo

Nonostante le polemiche, il green pass sembra non aver affatto fermato gli italiani in vacanza ad andare al ristorante. Dall’ultima analisi Coldiretti/Ixe’ sui comportamenti degli italiani nell’estate dell’entrata in vigore del green pass si evince che il 65% degli italiani in viaggio per vacanza nell’estate 2021 ha scelto di mangiare principalmente fuori casa in ristoranti, trattorie, pizzerie, agriturismi, pub o fast food. 

I dati raccolti raccontano che quasi due italiani su tre preferiscono uscire a pranzo e/o a cena piuttosto che cucinare a casa, complice l’anno passato in lockdown. Vero che si è riscoperto il piacere del fatto in casa tra pane e pizza o sperimentato nuove e tradizionali ricette, ma dopo tutti quei mesi privati del piacere di andare al ristorante si sono ripresi quest’estate. Coldiretti sottolinea che il cibo nell’estate 2021 si appresta a diventare la voce principale del budget delle famiglie in vacanza con circa 1/3 della spesa destinato per consumare pasti fuori, ma anche per acquisto di alimenti o di souvenir o specialità enogastronomiche.

Consumare pasti e alimenti fuori casa è la tendenza principale dell’estate 2021, anche a fronte di un taglio delle spese per il viaggio e per l’ospitalità. Si è preferito risparmiare sul soggiorno piuttosto che sul vitto, come dire meglio una stanza in un hotel modesto ma con pranzo e cena fuori. Vi sarete accorti anche voi quanto sia difficile trovare posto senza prenotazione! Un trend finalmente positivo per il settore della ristorazione che tanto ha sofferto per la pandemia. Secondo Coldiretti, è stato tra i settori più colpiti dalla pandemia con i consumi alimentari degli italiani fuori casa che nel 2020 sono scesi al minimo da almeno un decennio con un crack senza precedenti per bar, ristoranti, trattorie e agriturismi che hanno dimezzato il fatturato (-48%) per una perdita complessiva di quasi 41 miliardi di euro nel 2020. Non dimentichiamo che questo down ha pesato anche sulla vendita dei prodotti agroalimentari che normalmente trovano mercato proprio nella ristorazione.

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