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Antonino Cannavacciuolo è senza dubbio uno degli chef italiani più amati, per la cucina, certo, ma anche per come si è fatto conoscere attraverso la tv: un gigante dal cuore tenero che dispensa pacche di incoraggiamento e che sa divertire e commuoversi.

Oggi, 16 aprile, compie 48 anni e noi, in occasione del suo compleanno, ne ripercorriamo la carriera, tra curiosità e ricette.

Antonino Cannavacciuolo, il bambino che sognava di diventare chef

Il viaggio nella cucina di Antonino Cannavacciuolo, originario di Vico Equense a Napoli, inizia da piccolo, quando con la nonna prepara i piatti tradizionali della propria terra o quando segue il padre – anch’egli cuoco – nelle grandi brigate dei ristoranti. Sono questi i momenti in cui matura in lui il desiderio di diventare, da grande, uno chef.

Radici per andare lontano: da Napoli al lago d’Orta

Nonostante il forte legame con la famiglia e con i luoghi che lo vedono diventare ragazzo – anzi, forse proprio grazie a queste radici profonde – sente il bisogno di andare lontano per crescere. Dopo il diploma di alberghiero, Cannavacciuolo costruisce la propria carriera attraverso diverse esperienze all’estero e in Italia, infine approda al lago d’Orta per restarci. Qui, con la moglie Cinzia, assume la gestione di Villa Crespi e il ristorante negli anni conquista due stelle Michelin.

Tra Campania e Piemonte: la cucina e le ricette di Antonino Cannavacciuolo

La cucina dello chef ha l’impronta indelebile della Campania, quella che si porta con sé il profumo del mare, dei limoni e i sapori semplici di casa. La creazione dei piatti gioca tra questo passato e il presente vissuto in Piemonte, in perfetto equilibrio tra cuore e tecnica, sempre esaltando la materia prima e gli ingredienti, pochi, riconoscibili e di qualità, talvolta reinterpretati nella forma, ma sempre con rispetto. In menù non manca mai la pasta (di Gragnano e cotta al dente) e il pesce (molluschi, crostacei e pesca azzurro), mentre tra le creazioni più celebri non si può non citare il tonno vitellato, rivisitazione del vitello tonnato, e il dolce Viva l’Italia.

Le stelle dello chef Cannavacciuolo, da Villa Crespi ai bistrot

Un’idea di cucina che è proposta non solo tra gli stucchi e gli intarsi di Villa Crespi, 3 stelle Michelin, ma anche in maniera più informale nei bistrot di Cannavacciuolo, da quello di Novara a quello di Torino, entrambi premiati con una stella Michelin. Lo stesso riconoscimento ottenuto dal ristorante Cannavacciuolo Countryside aperto a Ticciano, nella casa d’infanzia dello chef: un progetto con cui Cannavacciuolo riporta la propria cucina nella terra d’origine, e al Laqua Vineyard, sempre di proprietà dello chef.

Antonino Cannavacciuolo in tv: MasterChef e non solo

Quella che lo vede protagonista del piccolo schermo è un’altra storia. Cannavacciuolo esordisce in tv nel 2013 con Cucine da incubo (che ha appena ripreso con la nuova stagione), poi nel 2015 diventa giudice di MasterChef accanto a Bruno Barbieri, Joe Bastianich e Carlo Cracco, un ruolo cui si affeziona molto, tanto da partecipare a tutte le successive edizioni. Nel mezzo è protagonista anche di Antonino Chef Academy, ‘O mare mio, Family Food Fight. La sua abilità in cucina diventa nota al grande pubblico che Cannavacciuolo conquista con simpatia, autoironia, sensibilità ed empatia.

Le ricette di Antonino Cannavacciuolo

Antonino Cannavacciuolo

Le ricette di Antonino Cannavacciuolo che abbiamo cucinato

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