Vico Equense, Città creativa del gusto Unesco: perché andare

La Cucina Italiana

Cosa spinge una città a candidarsi come “Città creativa del gusto Unesco”? 
Sicuramente per Vico Equense, in provincia di Napoli, ci sono diversi motivi, uno più buono dell’altro.

In occasione della presentazione stampa della Festa a Vico era stata lanciata la candidatura a Città creativa del gusto Unesco che ricalca il percorso fatto da altre città entrate in lista: Alba, Bergamo e Parma. Vico Equense, che sorge sul promontorio della costiera sorrentina è da sempre patria dell’enogastronomia, grazie a una rete di produttori, ristoratori e elementi paesaggistici che la rendono unica al mondo.

Festa a Vico

Da 20 anni la Festa a Vico rappresenta una vera istituzione nel mondo della gastronomia italiana. Quest’anno ho avuto il piacere di parteciparvi per la prima volta, grazie all’invito di due partner: Haier per le prime due serate e Brazzale per l’ultima sera, alla “Cena delle stelle”.

Festa a Vico è nata da un’idea dello Chef Gennaro Esposito, che qui ha il suo ristorante stellato la Torre del Saracino, e da alcuni amici chef più stretti. Inizialmente doveva essere qualcosa di “piccolo”, oggi si è trasformata in una manifestazione con numeri da record. Questa edizione 2023 è tornata dopo 3 anni di stop dovuti alle restrizioni Covid.

Festa a Vico è prima di tutto un evento benefico e quest’anno si è raggiunta la cifra record raccolta di 250.000 € versata direttamente su i conti correnti delle associazioni accreditate.

Oltre 10.000 persone si sono riversate, per i 3 giorni della festa, tra le strade del centro storico di Vico Equense e della Marina di Seiano.

Sono stati oltre 300 chef, i pizzaioli, i maestri macellai, i panettieri e i pizzaioli che hanno cucinato e offerto l e loro preparazione alla folla di appassionati. Non da meno gli oltre 50 produttori vitivinicoli che hanno proposto i loro vini.

La prima serata di Festa a Vico, per le strade di Vico Equense

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