Si chiama calamarata uno dei primi a base di pesce di orgine campana più amati e famosi nel nostro paese e nel mondo. La ricetta è talmente facile che dovrebbe essere impossibile commettere errori, eppure qualcuno ogni tanto scappa.
Questo primo prende il nome dai due ingredienti che lo compongono: i calamari e la pasta che proprio per il suo particolare formato che ricorda gli anelli di calamaro si chiama “calamarata”. Si tratta di una ricetta partenopea ormai esportata in tutta Italia e anche all’estero, perfetta in estate, ma anche per tutto il resto dell’anno.
Calamarata classica, la ricetta
Ingredienti per 4 persone
400 g pasta tipo calamarata (o mezzi paccheri)
600g calamari
350 g pomodorini freschi
1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
1/2 bicchiere di vino bianco
1 spicchio d’aglio
peperoncino fresco
1 ciuffo di prezzemolo
sale – pepe – olio evo q.b.
Procedimento
Per prima cosa bisogna pulire i calamari staccando la testa e i tentacoli e togliendo la cartillagine intera e le interiora. Con le mani poi eliminate la pelle esterna e lavate bene tutto. Se non siete capaci di pulire i calamari o non avete tempo, lasciatelo fare al vostro pescivendolo di fiducia.
Tagliate i calamari ad anelli grandi quanto la pasta e tritate al coltello la testa e i tentacoli. Intanto in una padella soffriggete uno spicchio di aglio tritato (o intero), unite anche il peperoncino fresco e poi i calamari e lasciate cuocere per qualche minuto sfumando con del vino bianco.
Aggiungete poi i pomodorini tagliati a spicchi e il concentrato di pomodoro e proseguite la cottura per altri 10 minuti a fuoco lento.