Tempo di tartufi: e in Piemonte è già Capodanno

La Cucina Italiana

D’altra parte, la “cerca e la cava del tartufo” in Italia è una attività prestigiosa, riconosciuta dal 2021 dall’Unesco patrimonio immateriale dell’umanità. L’insieme di conoscenze e di pratiche tradizionali, trasmesse oralmente di generazione in generazione, riflettono l’identità culturale locale e creano un legame quasi segreto nella comunità dei cercatori. In questo contesto, il capodanno del tartufo non è solo un evento gastronomico, ma un momento di celebrazione della cultura, della tradizione e del rispetto per la terra e i suoi frutti, un invito a gustare con consapevolezza e gioia uno dei prodotti più autentici e pregiati del territorio piemontese. Un inno alla vita che, con l’arrivo dell’autunno, regala ancora una volta agli uomini il suo frutto più prezioso, in un ciclo eterno di rinnovamento e di festa. L’esperienza della “cerca” è un’attività che va ben oltre la semplice raccolta. Il trifolao si avventura nei boschi accompagnato da un cane dal fiuto finissimo, addestrato a riconoscere l’aroma inconfondibile del tartufo. Un’armonia quasi simbiotica lega i due, in una danza silenziosa e rispettosa con la natura. L’atto della raccolta è un rito che richiede delicatezza e sapienza: una volta individuato il tartufo, il trifolao utilizza uno zappino per estrarlo con cura dal terreno, per poi ricompattare la terra, garantendo così il rispetto dell’ecosistema e la possibilità di future raccolte.

Capodanno del Tartufo 2023: castello Monticello.Lavezzo Studios

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