Il vino del futuro | La Cucina Italiana

Il vino del futuro | La Cucina Italiana

L’ultima edizione del Vinitaly, che si è svolta a Verona dal 2 al 5 aprile, è stata l’occasione per tanti appassionati di approfondire la conoscenza del vino Lugana, grazie al Consorzio che ha organizzato intriganti momenti per il pubblico, sia in fiera sia nel centro storico della città, nell’ambito della manifestazione diffusa Vinitaly & The City. In cima alla storica torre dei Lamberti è stata allestita una postazione dove si è potuto degustare un calice di Lugana con un’impareggiabile vista su Verona, mentre tra le mura del Palazzo della Provincia, aperto eccezionalmente per l’occasione, è stata organizzata una masterclass che ha svelato tutti i segreti di questo vino bianco, che nasce sulle sponde del lago di Garda. Ma non è finita qui: grazie alla collaborazione con il ristorante Maffei, tra gli indirizzi più noti del centro, gli appassionati hanno potuto sperimentare la versatilità del Lugana anche a tavola: il ristorante, infatti, ha messo a punto un menù studiato appositamente per valorizzare il vino, proposto dal 27 marzo al 7 aprile.

Un territorio, un vitigno, cinque vini

La Lugana è una zona affacciata sulle sponde del lago di Garda, che ricade in parte nella regione Lombardia e in parte nel Veneto. Ne fanno parte cinque comuni, ricchi di storia e di natura: Peschiera del Garda, Desenzano del Garda, Lonato del Garda, Sirmione e Pozzolengo. Gli ettari vitati sono circa 2560, per una produzione di circa 28 milioni di bottiglie all’anno. Grazie al particolare microclima mediterraneo, ai suoli di argilla bianca ricchi di minerali e al caratteristico vitigno locale turbiana, qui nascono vini bianchi pieni di carattere e con una grande capacità di sfidare il tempo, che regala loro sfumature intriganti e inaspettate. Declinati in cinque tipologie (annata, superiore, riserva, vendemmia tardiva e spumante), sono veri e propri vini del futuro, perché capaci di essere perfetti per l’aperitivo, ma anche versatili in tavola e, al contempo, di facile beva e complessi.

Gli abbinamenti da provare

Annata

Rappresenta il 90% della produzione ed è anche il vino più versatile di tutti. Si può bere giovane, ma si può anche dimenticare in cantina, con la certezza che il tempo gli avrà donato ancora più fascino e complessità. Con il suo gusto delicato e agrumato, sta particolarmente bene con i primi piatti con le verdure primaverili (provatelo con le fave, i piselli e gli asparagi) ed è un classico in abbinamento al pesce di lago.

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