Chissà se il suo nome viene dal pesce capone che solo i ricchi potevano permettersi (e che i poveri sostituivano con le melanzane) oppure dalle osterie degli antichi romani, le cauponae. Sta di fatto che è un fondamento della cucina siciliana, se ne contano una quarantina di varianti, quella di Natale, però, è speciale: la più ricca e la più colorata
Ingredienti
- 400 g cuori di sedano
- 100 g capperi sotto sale
- 100 g uvetta
- 60 g mandorle bianche
- 20 olive
- 8 filetti di acciuga sott’olio
- zucchero
- aceto
- sale
- pepe
Per la ricetta della caponata di Natale, mettete a bagno l’uvetta in acqua.
Sciacquate i capperi dal sale.
Pulite il sedano, conservando le foglie; tagliate un gambo a nastri sottilissimi (ideale usare la mandolina) e metteteli in acqua e ghiaccio.
Tagliate il resto a pezzetti e lessateli in acqua bollente salata per 2 minuti. Scolateli.
Tostate le mandorle in forno a 180 °C per 5 minuti.
Sminuzzate le olive e le acciughe.
Fondete in una casseruola 2 cucchiai di zucchero con 8 cucchiai di aceto.
Fate sciogliere in una padella con un filo di olio le acciughe, unitevi il sedano sbollentato e fatelo insaporire. Aggiungete quindi le olive, l’uvetta strizzata e sminuzzata insieme con i capperi; salate, pepate e sfumate con uno spruzzo di aceto. Unite per ultime le mandorle e mescolate.
Lasciate raffreddare e servite, completando con i nastri di sedano scolati dall’acqua e ghiaccio e le foglie tenute da parte. Completate a piacere con fette di pane casareccio leggermente tostate.